Attore:
“ La gabbia di Faraday... un nome che evoca sicurezza, protezione. Una gabbia metallica che ci scherma dai campi elettrici esterni, una fortezza in cui rifugiarsi dalle tempeste del mondo. ”
Pausa.
“ Ma che cosa accade se questa gabbia, nata come rifugio, diventa una prigione? Se le sue sbarre di metallo si trasformano in barriere che ci separano dalle emozioni, dalle relazioni, dalla vita stessa ?”
Pausa.
“ Forse tutti noi, in un modo o nell'altro, prima o poi ci ritroviamo a costruire una gabbia di Faraday attorno al nostro cuore. Una gabbia di paure, di insicurezze, di ricordi dolorosi. Una gabbia che ci protegge, sì, ma che ci imprigiona anche. ”
L'attore si muove lentamente sul palco, gesticolando con delicatezza.
“ Eppure, dentro di noi, arde un desiderio di libertà! Un desiderio di vivere autenticamente, di amare e di essere amati, di connetterci con l'altro e con il mondo. ”
Pausa.
“ Lo spettacolo che vi presentiamo stasera è un viaggio introspettivo nell’osservazione di questa gabbia emotiva. Attraverso la musica e le immagini vi accompagneremo in un viaggio alla scoperta di paure e desideri. ”
L'attore si avvicina al proscenio, guardando intensamente il pubblico.
“ Vi invitiamo ad abbattere le vostre gabbie di Faraday, ad abbattere le barriere che vi separano dalla vita. Auguriamo a tutti voi di riuscire vivere con coraggio, vulnerabilità… e amore. ”